Borgo Valadier, alla scoperta del centro storico di Fiumicino
In partenza o in arrivo all’aeroporto di Fiumicino?
Ecco come trasformare questa breve sosta in un’esperienza che ricorderai a lungo, anche quando sarai tornato a casa.
Innanzitutto, immergiti nell’atmosfera della cittadina e scopri i sapori autentici del nostro territorio, famoso per le specialità di pesce. Se non sai da che parte cominciare, ecco la nostra guida su dove mangiare a Fiumicino, con i migliori ristoranti in cui gustare i piatti della tradizione.
Se pernotti presso il Rome Airport Inn, potremo anche prenotare un tavolo a tuo nome per pranzo o per cena.
Una volta soddisfatto il palato, se hai ancora un po’ di tempo a disposizione (e non vuoi allontanarti troppo), possiamo proporti un breve itinerario per le strade di Fiumicino, alla scoperta dell’antico centro storico, nucleo originario della nostra splendida cittadina di mare: il borgo Valadier.
Capanne intorno a una torre: l’abitato prima del borgo Valadier
Il nostro viaggio attraverso la storia di Fiumicino comincia lungo via della Scafa, al cospetto di un’antica torre: la Torre Nicolina, oggi situata all’interno di una proprietà privata.
Il suo nome deriva da quello di papa Nicolò V, che la fece costruire nel 1450 con l’intento di porla a guardia del litorale. Da lassù era possibile scorgere le navi dei pirati in avvicinamento e dare l’allarme, sventando eventuali tentativi di sbarco.
Ma se Fiumicino nasce nell’Ottocento, perché parliamo di questo edificio così antico?
Il fatto è che, prima della costruzione del borgo Valadier, la popolazione di Fiumicino abitava proprio qui, all’interno di misere capanne sorte intorno alla torre di avvistamento ormai in rovina. Era un piccolo insediamento spontaneo, costruito da poveri pescatori e da qualche contadino lavorava in zona e che aveva deciso di stabilirsi qui, all’Isola Sacra.
In tutto si contavano circa 600 persone stanziate stabilmente in zona.
Case lungo il canale. Il progetto di Giuseppe Valadier
Proseguendo nel nostro percorso, raggiungiamo l’inizio del canale di Fiumicino, lungo il quale sorgono i caseggiati che costituiscono il nucleo storico del nostro borgo marinaro.
Questi edifici, ben conservati, hanno ancora l’aspetto che diede loro Giuseppe Valadier, il grande architetto che nel 1823 ricevette l’incarico di disegnare il volto della città che sarebbe sorta intorno alla rinata Fossa Traianea, recuperata nell’Ottocento ai traffici commerciali. Il canale artificiale di Fiumicino, che oggi funge da porto per navi e pescherecci, è collegato alla creazione dell’antico porto di Traiano: aveva la funzione di dare sfogo alle piene del fiume verso il mare, evitando inondazioni.
A conferire l’importante compito a Valadier fu il cardinale Belisario Cristaldi, tesoriere camerale dello Stato Pontificio.
L’intenzione era quella di costruire un nucleo cittadino sulla sponda destra del canale, opposta a quella dove si colloca la torre nicolina, realizzando una lunga serie di “case di civile abitazione”, disposte tra due antiche torri: la Torre Alessandrina (1662) e la Torre Clementina (1774), oggi entrambe scomparse.
Nel progetto originale del Valadier si vedono alcuni elementi che non trovano corrispondenza nella realtà. Alle spalle delle case, egli prevedeva di realizzare un bel viale alberato con vasti giardini all’italiana.
Ma quando si passò dalla teoria alla pratica, il progetto subì delle modifiche.
Le abitazioni, infatti, vennero costruite più indietro del previsto, lasciando uno spazio sufficiente ad aprire un ampio viale affacciato sul canale, divenuto in seguito il corso principale di Fiumicino
Il treno storico e la scomparsa stazione di Fiumicino
Arrivando sulla passeggiata di Fiumicino, non possiamo fare a meno di notare qualcosa di anomalo: un’antica locomotiva a vapore collocata a ridosso del marciapiede.
Sotto le ruote si vedono persino delle rotaie!
Questa piccola e insolita attrazione non è qui per caso. Un tempo, infatti, il piccolo borgo marinaro di Fiumicino aveva una sua stazione del treno, capolinea della ferrovia da e per Roma.
Tale collegamento venne aperto ufficialmente il 6 maggio 1878, quando venne inaugurata la diramazione che da Pontegaleria conduceva fino qui sul litorale.
I binari sui quali è posizionato questo convoglio sono originali: appartengono al vecchio raccordo tra l’ex stazione ferroviaria, dismessa ormai da tempo, e il Porto canale, necessario a spostare agevolmente le merci, compreso il pescato di giornata, dalle navi che attraccavano sulla banchina.
Il treno esposto, invece, viene dalla raccolta di un appassionato collezionista che ha voluto farne dono alla città di Fiumicino. Si tratta di una locomotiva a vapore 45, costruita a Napoli nel 1880 su licenza della SLM di Winterthur, e del bagagliaio D304, entrambi a scartamento ridotto, appartenuti alle Ferrovie della Sardegna.
Oggi, questo monumento “mobile” è adibito a infopoint.
Una chiesa per il borgo Valadier: Santa Maria Porto della Salute
Camminando lungo il corso, tra ristoranti e botteghe, eccoci arrivare all’altezza della chiesa principale del borgo di Fiumicino: la chiesa di Santa Maria Porto della Salute, eretta sempre nel 1823 su progetto di Valadier allo scopo di dare alla comunità un luogo in cui riunirsi in preghiera e posizionata al centro del borgo, a interrompere la lunga fila dei caseggiati.
Attraversiamo il portico d’ingresso a sei colonne ed entriamo. Subito, il nostro sguardo sale verso l’alto ad ammirare la splendida cupola su cui è riportata una frase in latino: “Tu es Maria Virgo portus salutis et stella maris” cioè “Tu sei Maria, porto della Salute e Stella del Mare”.
L’idea della Vergine Maria come di un porto sicuro è richiamata anche dal grande affresco dell’abside che raffigura la Madonna che si pone a protezione dei marinai in procinto di raggiungere la foce di un fiume, difendendoli dalle onde. Osservando bene il dipinto, ci si rende conto che quello rappresentato è il porto di Fiumicino, con la torre Clementina posta a guardia dell’approdo costiero.
Torre Clementina, il baluardo cancellato dalla guerra
Continuando a camminare, andiamo alla ricerca delle tracce di un “luogo scomparso”: l’antica Torre Clementina, importante punto di riferimento per gli abitanti di Fiumicino.
Oggi, al suo posto, troviamo un altro edificio che ne richiama la forma cioè la Torre dei Piloti.
Quando nacque borgo Valadier, la Torre Clementina si ergeva in tutta la sua imponenza alla fine della passeggiata, quasi a segnare la fine del centro abitato affacciato sul mare.
Purtroppo, la Seconda guerra mondiale ha cancellato questo splendido baluardo difensivo: il 30 aprile 1944, esattamente alle ore 18.00, i tedeschi, che avevano occupato la zona, fecero saltare in aria l’antico monumento. Ormai in ritirata, i nazisti non volevano lasciare alcuna postazione strategica ai soldati dell’esercito alleato in avanzamento.
Fiumicino oggi: dal borgo alla città
Naturalmente, nel corso di quasi due secoli, Fiumicino si è molto espansa, trasformandosi da un piccolo borgo marinaro a una vera città, con tanto di grande scalo aeroportuale, centri commerciali e infrastrutture di ogni tipo.
Nonostante i cambiamenti, le distruzioni e le nuove costruzioni, però, fascino antico di Borgo Valadier è rimasto immutato.
Se sei di passaggio in città, non dovresti perdertelo assolutamente!