La Necropoli di Porto, l’antichissimo cimitero di Isola Sacra
Situata lungo la costa laziale, Fiumicino non è solo un luogo di transito dei viaggiatori provenienti da tutto il mondo, grazie all’aeroporto internazionale di Roma Leonardo da Vinci, ma anche un luogo ricco di fascino e tradizioni.
La nostra piccola città sul mare ha una grande storia alle spalle, testimoniata da importanti reperti archeologici e monumenti.
Oggi vogliamo portarti alla scoperta della Necropoli di Porto, una gemma del territorio, poco conosciuta anche da chi abita a Roma e dintorni.
Per raggiungerla, è sufficiente seguire le indicazioni per Isola Sacra, una piccola frazione di Fiumicino, dal nome evocativo.
Non si tratta di un’isola vera e propria, ma di una porzione di terra alluvionale, formatasi per accumulo dei sedimenti del Tevere e delimitata da due rami del fiume e dalla linea costiera. Un’isola artificiale, insomma, che venne a crearsi quando fu allungata la fossa traianea, oggi divenuta il canale-porto di Fiumicino.
L’attributo sacra, probabilmente, deriva proprio dal fatto che qui, fin dall’antichità, erano presenti aree funerarie e luoghi di culto.
La scoperta della Necropoli di Porto
La Necropoli di Porto fu scoperta per caso, come molte altre aree archeologiche in Italia.
Erano gli anni Venti, piena epoca fascista, e il regime stava attuando imponenti opere di bonifica in diverse zone del Paese.
L’Isola Sacra, a quel tempo, era un territorio paludoso e malsano, soggetto a frequenti inondazioni del Tevere e del mare. Fu proprio durante i lavori di canalizzazione e preparazione dei terreni agricoli che gli operai impegnati negli scavi si imbatterono nei resti di alcuni edifici sepolcrali, decorati con pitture, stucchi e mosaici.
Uno spesso strato di sabbie marine aveva coperto tutto, nascondendo i reperti e salvandoli dalla distruzione.
Quel casuale ritrovamento diede il via alla riscoperta del grande sito sepolcrale della Necropoli di Porto, caduta nell’oblio per secoli e taciuta dalle fonti storiche.
Gli anni successivi furono cruciali: le campagne di scavo furono intensificate e negli anni ’30 si cominciò a delineare la vera natura della necropoli.
Gli archeologi scoprirono che le tombe erano disposte lungo una strada romana che collegava il porto di Claudio e Traiano a Ostia e, di conseguenza, a Roma.
Tombe e monumenti della Necropoli di Porto
Immagina ora di camminare lungo il basolato dell’antica via Flavia-Severiana, una strada che un tempo pulsava di vita, collegando i maestosi porti di Claudio e Traiano con la vicina città di Ostia, il principale porto commerciale di Roma, sorto alla foce del Tevere.
Da lontano senti l’odore del mare portato dal vento.
Lungo questo tracciato, si ergono le tombe e i monumenti funerari della Necropoli di Porto, un luogo di sepoltura che ci racconta la storia di chi viveva e lavorava in questa zona.
Le tombe più grandi e maestose, spesso destinate ad accogliere i membri di un’intera famiglia, sono veri e propri monumenti che si stagliano nel paesaggio, con l’intento di consegnare all’eternità la memoria dei defunti.
Si tratta di tombe a camera, formate da una cella a due piani, coperte da volta a botte oppure da un terrazzo piatto. Sulla facciata, spicca un’iscrizione in greco o latino che ci svela dettagli preziosi: il nome del proprietario del sepolcro, la grandezza dello stesso e perfino le ultime volontà testamentarie del defunto. Accanto alle epigrafi, decorazioni in mattoni e rilievi terracotta rappresentano scene della vita quotidiana dei defunti, un omaggio alle loro professioni e identità.
All’ingresso della tomba n. 100, per esempio, scorgiamo un’ostetrica impegnata nell’aiutare una donna durante il parto. Si tratta di Scribonia Attice, una levatrice morta all’inizio dell’età antonina. Accanto a lei c’è suo marito, Marco Ulpio Amerimno, medico chirurgo, raffigurato mentre opera la gamba di un paziente.
Un’altra tomba, la n. 78, ci offre uno sguardo sulla vita di un mugnaio: un rilievo in terracotta raffigura una macina azionata da un cavallo bendato, simbolo del lavoro manuale e della fatica quotidiana che sosteneva il commercio e l’economia di Porto.
Non tutte le tombe vantano la stessa ricchezza.
Accanto alle sepolture monumentali si trovano tombe di dimensioni più ridotte, destinate a singoli individui che non potevano permettersi grandi spese. E per chi aveva ancora meno risorse, vi era uno spazio specifico: il “campo dei poveri”, un’area della necropoli che gli archeologi hanno identificato grazie all’alta concentrazione di sepolture modeste.
Qui si trovano tombe a cappuccina, composte da tegole disposte a spiovente, sepolture in anfore sovrapposte e, in molti casi, semplici inumazioni nella nuda terra, riconoscibili solo grazie a un umile cippo funerario.
Questa varietà di tombe racconta la stratificazione sociale della comunità di Porto. Tra commercianti, liberti, piccoli imprenditori e artigiani, emergono le storie di una classe media operosa, ma anche di coloro che vivevano ai margini, offrendo un quadro completo e vivido della società romana.
Informazioni pratiche per la visita della Necropoli di Porto
Come arrivare alla Necropoli di Porto dal Rome Airport Inn
L’ingresso alla Necropoli di Porto si trova in via Monte Spinoncia 52, a soli 4,5 chilometri dal Rome Airport Inn.
In macchina, segui le indicazioni per Via della Scafa. Imbocca via della Scafa e, una volta raggiunta la rotonda, prosegui dritto su via Redipuglia. Dopo circa un chilometro, svolta a destra su via Plava fino a raggiungere l’accesso all’area archeologica.
Tempo di percorrenza in auto: 10 minuti
La zona è pianeggiante e piacevole per una passeggiata o una pedalata, se hai tempo e vuoi vivere l’esperienza in modo più immersivo.
Presso il nostro b&b sono disponibili due ebike con pedalata assistita!
Orari di apertura Necropoli di Porto
L’Area archeologica apre al pubblico con il seguente orario:
dalle ore 10:30 alle ore 16:30 dal martedì alla domenica, con ultimo ingresso alle ore 16.00
Il sito è chiuso il lunedì, il 1° gennaio e il 25 dicembre
Biglietti Necropoli di Porto
Intero: 6 euro
Ridotto: 2 euro (per i giovani dell’Unione Europea dai 18 ai 25 anni)
Per informazioni: tel. 06 6583888 – 06/56358099 (centralino)
Il personale di vigilanza offre servizio di orientamento e di accoglienza al pubblico.