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3 Dic

Ostia Antica. Una visita agli scavi archeologici

Sei a Fiumicino e non sai come trascorrere le ore che ti separano dal tuo prossimo volo?

A poca distanza dalla nostra cittadina di mare si nasconde un vero tesoro: le rovine di Ostia Antica, la città romana che presidiava l’antica foce del Tevere, nata come accampamento fortificato (castrum) e poi divenuta un vivace centro abitato, crocevia di culture e commerci.

Varca il cancello e lasciati condurre in un viaggio indietro nel tempo, tra strade lastricate, botteghe e templi maestosi, i cui resti raccontano la vita quotidiana di una città portuale vivacissima.

Un passeggiata lungo il Decumano Massimo, tra botteghe, magazzini e case private

Entriamo in città da Porta Romana, uno degli accessi principali a Ostia, che in epoca repubblicana venne circondata da mura protettive. Un tempo, questo maestoso ingresso vedeva il passaggio continuo di soldati, mercanti e viaggiatori provenienti da ogni angolo dell’Impero Romano, carichi di merci e racconti.

Oggi, di questa monumentale struttura rimangono solo pochi resti, sufficienti però a evocare la sua antica imponenza, permettendoci di immaginarla splendida, completamente rivestita di marmo, con decorazioni raffinate, sovrastata da due imponenti statue della dea Minerva, simbolo di saggezza e protezione.

Passata questa soglia, eccoci camminare sul Decumano Massimo, la spina dorsale della città, la strada che – seguendo il tracciato della via Ostiense – attraversava Ostia da est a ovest.

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Qui, il fermento era davvero grande.

Lungo la strada, infatti, si aprivano botteghe di ogni tipo, che offrivano al passante le merci più varie: dal pane fresco appena sfornato al vino delle campagne circostanti, dalle spezie esotiche provenienti dall’Oriente ai tessuti preziosi che arrivavano dalle provincie più lontane. A gestire questi negozi di vendita al dettaglio (le tabernae) erano soprattutto i liberti, ex schiavi che, una volta ottenuta la libertà, decidevano di dedicarsi al commercio.

Era un lavoro che permetteva loro di accumulare ricchezza e affermarsi come membri importanti della comunità.
Essendo una città portuale e commerciale, Ostia era un nodo cruciale per lo stoccaggio delle merci, che arrivavano via mare e venivano poi distribuite a Roma e nelle altre città dell’impero.

Oltre alle botteghe, dunque, lungo il nostro cammino incontriamo spesso enormi magazzini (horrea) destinati a conservare i beni essenziali per l’approvvigionamento della Capitale. Grano, olio, vino e altri prodotti alimentari venivano accumulati in questi edifici di grande dimensione, costruiti appositamente per conservare le merci per lunghi periodi.

Gli horrea erano dotati di muri spessi per proteggere i beni da danni causati dal calore, dall’umidità e dagli incendi, purtroppo abbastanza frequenti in una città così popolosa e ricca di materiali facilmente infiammabili.

Spesso, le botteghe si trovavano in caseggiati più ampi – chiamati insulae – edifici molto simili, per certi versi, ai nostri condomini. I piani superiori, infatti, erano occupati da abitazioni private.

Questi edifici a più piani rappresentavano una soluzione abitativa pratica ed efficiente, adatta alla vita urbana di una città come Ostia, dove la densità di popolazione era elevata e lo spazio limitato.

Tuttavia, le insulae potevano diventare delle trappole mortali.

Le strutture di legno e i materiali infiammabili usati nella costruzione delle abitazioni e delle botteghe, infatti, aumentavano enormemente il rischio di incendi, che potevano propagarsi rapidamente in un edificio affollato.

L’assenza di sistemi di evacuazione adeguati e la difficoltà di accesso alle vie di fuga rendevano particolarmente pericolosi i piani superiori, dove le famiglie e i liberti risiedevano.
Questo spiega perché, a un certo punto della sua storia, Ostia venne dotata di una coorte di vigiles urbani, venuti direttamente da Roma per ordine dell’imperatore Claudio.

Questi soldati non erano solo responsabili della sicurezza pubblica, ma avevano anche il compito fondamentale di spegnere gli incendi, proteggendo la cittadinanza e i preziosissimi magazzini.

Le terme e il teatro di Ostia Antica. Luoghi di svago e cultura

In una città vivace e operosa come Ostia, i luoghi pubblici dedicati al benessere e allo svago rivestivano un ruolo centrale, offrendo agli abitanti e ai viaggiatori momenti di ristoro e spazi per vivere la socialità.

Le terme, onnipresenti nelle città romane, non erano semplicemente spazi dedicati all’igiene personale, dove fare un bagno caldo o concedersi un massaggio rilassante.

Si trattava di veri e propri centri di incontro e cultura, dove accanto alle piscine riscaldate o fredde si potevano trovare ampie palestre in cui fare attività fisica, teatri dove assistere a divertenti spettacoli, ristoranti, locande e persino biblioteche, in cui chiunque poteva fermarsi a leggere.

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A Ostia c’erano diversi edifici termali:

le Terme di Nettuno, ancora oggi visitabili, dalla cui terrazza possiamo ammirare uno splendido mosaico pavimentale che raffigura animali marini e divinità acquatiche;

le terme del Foro, collocate nella zona centrale di Ostia, che rappresentano il più vasto complesso termale di tutta la città. La loro posizione strategica le rendeva un luogo frequentatissimo, sia da chi cercava relax dopo una giornata di lavoro sia da chi desiderava incontrarsi con amici o concludere affari;
le Terme di Porta Marina, situate nella zona del porto;

le Terme dei Sette Sapienti, così chiamate per la presenza di alcuni affreschi che rappresentano propri i Sette Sapienti, i leggendari filosofi dell’antichità;

• le Terme dei Cisarii, probabilmente di proprietà dell’omonima corporazione che riuniva i carrettieri;

le Terme di Matidia, dedicate alla suocera dell’imperatore Adriano

Proseguendo nella nostra passeggiata, ci imbattiamo anche nel grande Teatro di Ostia antica, costruito sotto l’impero di Augusto e poi ampliato, capace di ospitare sui suoi gradoni di pietra ben 4.000 spettatori. Qui si alternavano commedie, tragedie, spettacoli musicali e vi venivano celebrati anche grandi eventi legati alla vita politica e religiosa della città.

La suggestiva atmosfera di quei momenti rivive ancora oggi, durante le sere d’estate, quando il palcoscenico torna ad animarsi grazie a concerti, spettacoli teatrali e festival, che riportano in vita l’antica vocazione di questo luogo.

Il Capitolium e i mitrei: la religione a Ostia antica

Non potremmo concludere questa senza visitare i luoghi che hanno incarnato il cuore spirituale di Ostia, specchio della profonda devozione e delle tradizioni religiose che permeavano la vita quotidiana dei suoi abitanti.

Dirigendoci verso il centro, ci fermiamo di fronte al Capitolium, il maestoso tempio dedicato alla Triade Capitolina – Giove, Giunone e Minerva – simbolo del legame indissolubile tra Ostia e Roma.

Salendo i gradini, possiamo ancora oggi immaginare la folla radunata per le occasioni più importanti dentro al tempio, i sacerdoti in toga che officiavano i sacrifici, il fumo degli incensi che si alzava, portando con sé speranze e preghiere agli dei celesti.

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Questo luogo era il fulcro della religione ufficiale, il simbolo della maestosità degli dèi olimpici e della loro protezione sulla città. Ma ad Ostia la devozione assumeva anche un volto più intimo e misterioso, nascosto negli angoli meno appariscenti della città.

Lontano dalla monumentalità del Capitolium, nelle profondità degli edifici e nelle sale sotterranee, si celavano i mitrei, luoghi dedicati al culto segreto di Mitra, una divinità orientale legata al sole e alla rinascita.

Il Mitreo delle Terme del Foro, uno dei più celebri, conserva ancora l’altare scolpito con l’immagine di Mitra nell’atto di sacrificare il toro sacro, un rito simbolico che rappresentava la lotta contro le tenebre e il trionfo della luce.

Visitare Ostia Antica. Informazioni pratiche, orari, biglietti

Per visitare gli scavi di Ostia Antica, è bene fare attenzione agli orari di apertura, diversi nei vari periodi dell’anno

Orari di apertura degli scavi di Ostia Antica:

• Dal 25 ottobre al 28/29 febbraio: ultimo ingresso alle 15:30, chiusura alle 16:30.
• Dal 1° marzo al 31 marzo: ultimo ingresso alle 16:15, chiusura alle 17:15.
• Dal 1° aprile al 30 settembre: ultimo ingresso alle 18:00, chiusura alle 19:00.
• Dal 1° ottobre al 24 ottobre: ultimo ingresso alle 17:30, chiusura alle 18:30.
• Chiuso il lunedì, il 1° gennaio e il 25 dicembre.

La biglietteria chiude un’ora prima dell’orario di uscita.

Prezzi dei biglietti per visitare Ostia Antica

Intero € 18 – valido per 8 giorni solari e consecutivi, consente l’accesso a tutte le sedi archeologiche e museali del Parco

Ridotto € 2 (per i giovani dell’Unione Europea dai 18 ai 25 anni) valido per 8 giorni solari e consecutivi, consente l’accesso a tutte le sedi archeologiche e museali del Parco

Presso la biglietteria è possibile effettuare il pagamento in contanti e con moneta elettronica.

Il biglietto online può essere acquistato al seguente link: acquista il biglietto.

Si può acquistare il biglietto anche direttamente sull’App Musei Italiani.

Per ulteriori informazioni: https://www.coopculture.it/it/prodotti/biglietto-parco-archeologico-di-ostia-antica/

Puoi acquistare i biglietti in loco o online per evitare code.

Sito web ufficiale del Parco Archeologico di Ostia Antica

Per maggiori dettagli, visita il sito ufficiale del Parco Archeologico di Ostia Antica: Parco archeologico di Ostia antica

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Buona visita!

2 Responses

  1. alessandra

    Salve , certamente è possibile acquistare i biglietti on line. L’entrata degli scavi in questo periodo è dalle 8.30 alle 18.15. Il costo del biglietto intero è di 8 euro e ridotto 4 euro.
    La nostra navetta è sempre disponibile per accompagnarvi a vivere questa magnifica esperienza.
    Cordiali saluti.

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